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COMUNICATO STAMPA del 26/04/2017

“Il 28 c.m. partono a Bologna le udienze per l’Appello del Processo “AEMILA”. Ancora non si conoscono quanti detenuti saranno coinvolti e presi in carico dall’Istituto Bolognese ma di sicuro sarà un ulteriore carico di lavoro per il Personale di Polizia Penitenziaria di Bologna” – a darne notizia è il Coordinatore Regionale della Uil PA Polizia Penitenziaria di Bologna Domenico Maldarizzi – “Abbiamo appreso per  vie informali che il 28 c.m. inizieranno le udienze, tutto ciò stravolgerà la vita del Poliziotto Penitenziario soprattutto perché sono state calendarizzate  tutte di venerdì e di sabato e per tutto il mese di Luglio; questo comporterà l’ulteriore negazione di riposi settimanali e ferie programmate oltre ad un carico di lavoro e responsabilità per quei pochi Agenti che rimarranno in queste giornate a presidiare la sicurezza esterna ed interna dell’Istituto.”  Il nostro Reparto di Polizia Penitenziaria - continua Maldarizzi – è già carente di oltre 100 unità mentre l’utenza aumenta sempre più così come aumentano i nostri compiti, e la cosa più assurda è che  ci sobbarchiamo anche i compiti che la Legge affida ad  altri - Le convalide d’arresto – chiosa il sindacalista della Uil PA Penitenziari -  dovrebbero essere effettuate in carcere ma per esigenze della Magistratura la Polizia Penitenziaria, soprattutto il Sabato, è costretta a tradurre i detenuti per  le udienze di convalida in Tribunale nonostante i numerosi inviti dei vari Ministri della Giustizia (primo tra questi il Ministro Severino!).

Il decreto legge 211/2011  (convertito dalla legge 9/2012) – puntualizza Maldarizzi - ha introdotto, misure volte a ridurre il sovraffollamento carcerario, per ovviare al problema delle cd. "porte girevoli",  per questo siprevede in via prioritaria, che sia disposta la custodia dell'arrestato presso l'abitazione; in subordine che sia disposta la custodia presso idonee strutture delle altre forze di  Polizia e solo in extrema ratio, che sia disposto l'accompagnamento nella Casa circondariale!! Tutte le altre forze di Polizia si sono affrettate a far dichiarare inagibili le proprie camere di sicurezza ed ancora oggi, a distanza di anni, sono tali, motivo per cui tutti gli arrestati vengono condotti in carcere anche per poche ore nel pieno della notte dove il Personale è notoriamente ridotto e al mattino accompagnati dalla Polizia Penitenziaria in giudizio direttissimo e non dalla forza di Polizia che ha proceduto all’arresto!!

Per questi motivi – conclude Domenico Maldarizzi - abbiamo invitato sia il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria ed il Provveditorato dell’Emilia Romagna ad un invio urgente di rinforzi per il periodo del Processo Aemilia inoltre abbiamo chiesto al Prefetto di Bologna ed a tutti gli organi giurisdizionali di comprendere le nostre ragioni per cercare di alleggerire i nostri compiti come la Legge impone

Info: Domenico Maldarizzi 3387191531

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