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Un detenuto straniero ha aggredito questa mattina la Polizia Penitenziaria di servizio al Reparto Infermeria della Casa Circondariale di Bologna”. A darne notizia è Domenico Maldarizzi, Segretario Generale della Uil Polizia Penitenziaria di Bologna che aggiunge: “ Il tutto pare che sia scaturito da una violenta rissa scoppiata nella camera detentiva tra lo stesso e i suoi compagni di cella. Quando gli Agenti sono intervenuti per sedare gli animi e far uscire dalla propria cella per evitare conseguenze peggiori lo stesso ha iniziato ad aggredire gli Agenti con ogni oggetto che ha trovato sul suo percorso.

Per riportarlo alla calma, poichè in preda ad una forte crisi isterica, ben 7 Poliziotti hanno fatto ricorso al Pronto Soccorso con prognosi di dieci giorni per ognuno.

La gestione dei detenuti psichiatrici all’interno della casa circondariale di Bologna come del resto negli altri istituti italiani – chiosa Maldarizzi -   è insostenibile e il dramma colpisce soprattutto  gli agenti penitenziari. Con la chiusura degli OPG e con il numero insufficiente di posti letto nelle REMS i detenuti psichiatrici si trovano ormai ovunque ed a gestirli molto spesso sono proprio gli Agenti Penitenziari”

Per questo - conclude Domenico Maldarizzi - il carcere continua ad essere la frontiera ultima della disperazione e dei drammi umani. L’emergenza psichiatrica potrebbe esplodere da un momento all’altro se non si predispongono misure adeguate Nelle carceri “normali” permangono molti ristretti con patologie mentali per i quali non è prevista alcuna struttura alternativa  perciò occorre un potenziamento della cura della salute mentale in tutti gli istituti penitenziari