“Un detenuto è evaso nel pomeriggio di ieri dall’Istituto Penale per Minorenni di Bologna sembrerebbe, saltando dal cortile passeggi, è stato subito ripreso dalla Polizia penitenziaria nei pressi del tribunale dei minori. Anche a Bologna come ormai in tutti i Minorili d'Italia si evade con facilità e si ripresenta evidentemente in tutta la sua gravità il tema della sicurezza dell’IPM bolognese e, più in generale, delle strutture penali minorili”.
Lo afferma Maldarizzi Domenico, Segretario Nazionale della UILPA Polizia Penitenziaria.
“Le capacità e la professionalità della Polizia Penitenziaria agli ordini del Dir. Agg. Di Pol Pen Dott. Paolo Li Marzi a cui va il nostro plauso, questa volta, hanno impedito che le cose andassero diversamente. Segno evidente di come e quanto la sicurezza e l’assolvimento delle funzioni carcerarie siano rimesse al fato molto più che all’efficace programmazione e all’efficiente organizzazione.
Che l'istituto bolognese abbia grosse pecche strutturali più volte denunciate da questa O.S. -chiosa Maldarizzi - e che il Personale e sottodimensionato e stanco, al contrario della popolazione detenuta che aumenta sempre più e un dato di fatto che sembra non interessare a nessuno. Per di più, anche le ultime misure introdotte con il decreto-legge n. 123 del 15 settembre scorso in materia di contrasto alle baby gang non sembrano affatto risolutive rispetto alla gestione e all’operatività del circuito detentivo minorile. Continuiamo a pensare - conclude Domenico Maldarizzi - che il Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, e il Governo Meloni, dovrebbero aprire un immediato tavolo di confronto sul tema dell’esecuzione penale, in particolare quella inframuraria, che necessita palesemente di interventi strutturali e di impatto straordinario e non dei placebo, peraltro spesso solo annunciati, di cui si discetta”,