Sempre più frequentemente il Personale di Polizia Penitenziaria in servizio in particolar modo al Primo Piano Giudiziario della Casa Circondariale da Lei diretta rinvengono, durante le Perquisizioni ordinarie, enormi accumuli di grappa prodotti irregolarmente dai ristretti ma, nonostante gli enormi sacrifici quotidiani dei nostri “eroi silenziosi” non si riesce a debellare definitivamente questo problema sia per la facilità di produzione sia per la facilità di approvvigionamento degli ingredienti per la produzione. Di contro fino ad oggi, a ns avviso, le sanzioni disciplinari non sortiscono l’effetto sperato vuoi perche sono lievi o addirittura inesistenti vuoi perche per molti extracomunitari, che hanno difficoltà ad accedere alle misure alternative, non ne sortiscono nessun effetto.
In detto Reparto, come sappiamo, vi è un’aggregazione di detenuti tossicodipendenti a cui va somministrato il metadone e tanti altri farmaci che associati all’alcool producono effetti deleteri che portano i detenuti a mettere in pratica gesti autolesionistici con enormi problemi all’ordine e alla disciplina che, con grandi difficoltà, vengono di volta in volta sedati dalla competenza e professionalità degli Agenti.
A volte però, come accaduto nella notte scorsa, dove un detenuto extracomunitario ha esagerato nell’assunzione, ci si può andare oltre, in effetti lo stesso, oltre ad andare in escandescenza procurandosi numerose ferite e tagli che impedivano l’intervento del Personale, ha creato numerose difficoltà anche ai sanitari che erano intervenuti per le cure. Il tutto si è risolto dopo parecchio tempo con l’intervento di ambulanza, auto medica e immediato invio al Pronto soccorso.
Come sappiamo per la produzione di alcool si parte dal lievito e, facendo fermentare una fonte di zucchero, che in questo caso sarebbe la frutta; produrre grappa, non è cosa né semplice né innocua, soprattutto in termini di salute. Se non si è capaci o se non si hanno attrezzature idonee, si rischia di produrre metanolo! Ingerirlo equivale a mettere in serio pericolo la salute, si rischia la cecità, e in alcuni casi, se ingerito in grandi quantità, anche alla morte.
Per questo chiediamo che questa Direzione non può più far finta che tale produzione di grappa non è un serio problema pertanto è giunto il momento di intervenire con vigore per debellare questa pratica illegale prima che qualcuno si fa male seriamente.
Innanzitutto si deve immediatamente:
- proibire la vendita di lievito in detto Reparto, che a quanto pare vi è un eccessivo acquisto dal sopravitto
- Iniziare a sanzionare con vigore tutti i rinvenimenti di grappa all’interno delle camere detentive ed iniziare ad applicare il Decreto Ministeriale 153 del 2001, che così recita: “chiunque fabbrica clandestinamente alcol o bevande alcoliche è punito con la reclusione da 6 mesi a 3 anni e con la multa dal doppio al decuplo dell’imposta evasa, non inferiore in ogni caso a euro 7.746.”“, e dall’articolo 686 del Codice Penale, secondo il quale commette un reato: “Chiunque, contro il divieto della legge, ovvero senza osservare le prescrizioni della legge o dell'autorità, fabbrica o introduce nello Stato droghe, liquori o altre bevande alcooliche ovvero detiene per vendere o vende droghe, è punito con la sanzione amministrativa pecuniaria da euro 413 a euro 2.478.
In attesa di leggerVi e soprattutto in attesa di urgenti provvedimenti, si porgono distinti saluti.
Il Coordinatore Provinciale
Domenico Maldarizzi