La scrivente O.S. ha già avuto modo di segnalare, svariate volte, la grave situazione delle dotazioni automobilistiche del Corpo di Polizia Penitenziaria della C.C. di Bologna, segnalando come le condizioni di vetustà, di inadeguatezza, di obsolescenza di tanti autoveicoli rappresentino un pericolo per l’incolumità del personale e dei trasportati.
Non si può, quindi, non sottolineare con forte rammarico come, nonostante le ripetute segnalazioni sull’inidoneità degli automezzi assegnati a Bologna, nulla sia intervenuto a modificare o migliorare la situazione.
D’altro canto anche ad un attento esame dello stato dei veicoli emergono, in maniera lampante, quelle criticità che ci fanno dubitare dell’efficienza e della sicurezza degli automezzi, sia
per la mancanza delle abilitazioni previste, per il chilometraggio di percorrenza che per l’aspetto estetico (di certo indecoroso per un Corpo di Polizia).
Oggi alla C.C. di Bologna, oltre a quanto sopra descritto, ci è doveroso segnalare che su una assegnazione di 17 mezzi in totale, già di per se insufficiente per il fabbisogno giornaliero del Nucleo traduzioni, sono funzionanti esclusivamente n. 05 cellulari per trasporto detenuti ed un pulman per trasporto detenuti, n. 01 Autobus per trasporto Personale ed un’autovettura che tra pochi giorni verrà fermata per tagliando di garanzia.
Questo perchè, la maggior parte di essi, sono fermi in Officina o in Autoparco per mancanza di fondi per le riparazioni anche per cifre irrisorie.
Specificatamente si indica l’attuale situazione dei mezzi del Nucleo Traduzioni Piantonamenti di Bologna:
O M I S S I S |
Insomma la situazione Bolognese è davvero drammatica, e non vogliamo addossare responsabilità a nessuno, però è realmente un’ indecenza che per mancanza di fondi molti automezzi siano fermi da tempo.
Insomma si preferisce abbandonare mezzi o fuoristrada in autoparco del valore di molte migliaia di euro per una riparazione di poche centinaia di euro
Tra l’altro per i mezzi fermi in autoparco risulta difficile acquisire i preventivi poiché è impossibile portarli in officina dato che anche il Carro-soccorso risulta fermo per riparazioni!!!
Riteniamo che quanto rappresentato, oltre ad essere facilmente verificabile, offra con immediatezza un quadro sull’inadeguatezza complessiva del parco auto in dotazione alla Casa Circondariale di Bologna, che consegue direttamente dall’obsolescenza degli automezzi. Non solo. Abbiamo motivate ragioni per affermare che lo stato degli automezzi determini fattore di grave rischio per l’incolumità degli operatori della Polizia Penitenziaria, per gli utenti trasportati e per i comuni cittadini, considerato che i veicoli che non superano i collaudi di affidabilità potrebbero essere utilizzati comunque per soddisfare le esigenze operative del servizio Traduzioni.
Ciò premesso, si chiede un intervento urgente del Superiore Ufficio del Prap di Bologna affinché provveda, nel breve tempo possibile, a stanziare i fondi necessari per il ripristino dei mezzi abbandonati a se stessi altrimenti, con l’apertura delle aule di giustizia a pieno regime, potremmo correre il serio rischio di far saltare qualche udienza per mancanza di mezzi a meno che non si obblighi la Polizia Penitenziaria ad industriarsi in maniera diversa ricorrendo al “girotondo a moto perpetuo” degli automezzi e semmai anche con traduzioni a piedi.
In attesa di urgente riscontro, si porgono distinti saluti.
Il Coordinatore Provinciale
Uil P.A. Polizia Penitenziaria
Domenico Maldarizzi