Signor Provveditore,
a seguito della nostra nota n. 108/2018 del 24 marzo 2018, inerente le gravi criticità della C.C. Piacenza, questa O.S. è venuta a conoscenza di una sua visita “a sorpresa” presso l’istituto piacentino nel tardo pomeriggio del 26 marzo u.s. per appurare in prima persona, crediamo, la situazione in cui versa l’anzidetto istituto.
Iniziativa che questa O.S. ha molto apprezzato e condiviso, poiché ha potuto appurare con i propri occhi in che stato versa l’istituto piacentino che non è dei migliori (eventi critici verificatisi anche durante la sua visita) e soprattutto ha potuto constatare l’aspetto sicurezza, ossia un turno con poche unità di Polizia Penitenziaria composto solo da pochi agenti e due assistenti capo con incarico di Sorveglianza Generale e Preposto.
In questo stato, il personale di Pol.Pen. riesce, a gran fatica, solo a tamponare l’urgenza poiché molti detenuti, per qualsivoglia ragione, frequentemente ricorrono a comportamenti autolesionistici e auto soppressivi.
A tutto ciò va ad aggiungersi la carenza di poliziotti in tutti i ruoli (soprattutto Sovr.ti e Isp.ri) che sono sottoposti a carichi di lavoro stressanti e continui che in condizioni di disagio sono difficili da sostenere. Difatti queste condizioni di stress e ricorso allo straordinario sono diventate ordinaria amministrazione.
Per quanto sopra, la Uil chiede alla S.V. quali iniziative e/o provvedimenti ha inteso o intende intraprendere sull’istituto piacentino, visto che la situazione è, a dir poco, tragica, prima di giungere al collasso.
Questa O.S. continuerà a monitorare la situazione dell’istituto piacentino fino a quando non si raggiungeranno i livelli standard per arrivare ad una gestione ordinaria, sotto tutti gli aspetti già segnalati.
Certi di un intervento decisivo da parte della S.V., si porgono distinti saluti