Questa Organizzazione Sindacale ha preso atto in data 17/04/2018, della volontà del Provveditorato Regionale dell'Amministrazione Penitenziaria di aprire un nuovo reparto per detenute presso la Casa Circondariale di Forlì precedentemente destinato e concepito per una custodia attenuata maschile
In tale data le OO.SS. sono state convocate dalla Direzione dell'istituto in questione e sono state rese edotte dell'imminente apertura del reparto prefato e che ciò sarebbe avvenuto nonostante le difficoltà e la grave carenza di Personale di Polizia Penitenziaria Femminile in essere.
La posizione della Uil Polizia Penitenziaria rispetto a tale eventualità ed alla luce dello stato dei fatti, è fortemente critica.
Questa Segreteria non può condividere la volontà dipartimentale di avviare nuove sezioni/padiglioni senza prima un adeguamento delle piante organiche degli istituti interessati da tali novità.
Nel caso di specie, la Casa Circondariale di Forlì già soffre di carenza di unità femminili sulla base dei dati riguardanti il personale previsto ed amministrato quindi si renderebbe necessario un incremento della pianta organica e della effettiva dotazione di personale.
Al riguardo di quest'ultimo, la pianta organica attuale non contempla la nuova sezione che consta di due piani detentivi, che accoglierebbe il doppio delle detenute presenti e che, naturalmente, porterebbe al raddoppio di tutta l’attività della Polizia Penitenziaria Femminile (dai Tribunali, ai colloqui, alle visite ospedaliere, sorveglianza a vista e piantonamenti etc),
Le unità di Polizia Penitenziaria Femminile, che attualmente sono gestite dalla Casa Circondariale di Forlì, sono 21 ma, di queste, 2 sono distaccate in altra sede, 02 sono prossime alla quiescenza, 1 in procinto di effettuare il corso di Formazione per Ispettori ed un’altra in Aspettativa per L.104. Delle rimanenti solo 11 effettuano servizio a turno mentre 4 sono a carica fissa essendo vincitori di interpello.
All'esito dei dati suesposti, a "pieno regime" ci sono solo 10/11 unità che coprono i turni h24.
Senza ulteriori assegnazioni e, con un organico ridotto all'osso, come si può avviare una nuova sezione detentiva senza prendere in considerazione eventuali criticità come scorte, piantonamenti o sorveglianze a vista che potrebbero rendersi necessarie?
A parere della UIL, visto l'approssimarsi della conclusione dei corsi, sarebbe opportuno attendere l'invio di unità prima di procedere a una nuova apertura che, allo stato attuale, avverrebbe in condizioni di precaria sicurezza.
In ordine a quanto sopra, pertanto, la scrivente Organizzazione Sindacale, chiede agli organi competenti il rinvio dell’apertura della nuova sezione femminile al termine del piano ferie estivo ovvero all’immissione in servizio dei nuovi Agenti con l’auspicato incremento di almeno 8/10 Agenti di Polizia Penitenziaria Femminile dichiarandosi, fin da ora, di attuare ogni forma di protesta e di ricorrere anche al giudice del lavoro qualora, un’apertura insensata di tale sezione, porti ad una ulteriore compressione dei diritti soggettivi del personale già in essere, ricordandoVi che il nostro contratto di lavoro prevede 36 ore settimanali di lavoro ripartiti su sei giorni con turni di 6 ore!
In attesa di un sollecito riscontro, la presente è diretta ai vertici del D.A.P. stante i possibili gravi rischi a cui sarà sottoposto l'esiguo Personale chiamato a disimpegnare incombenze molto al disopra delle proprie possibilità