Signor Provveditore,
di recente, dopo pochi mesi di utilizzo, si è passati nel distretto da Lei diretto dai buoni elettronici “Ticket Restaurant” ai Day Tronic “BP8” determinando una forte riduzione delle possibilità di impiego degli stessi presso i vari esercizi commerciali non solo perché ci siano problemi di funzionamento del circuito “DAY TRONIC”, (ci viene infatti segnalato che in diversi punti vendita nei quali è possibile spendere buoni elettronici “DAY” la nostra tessera non viene riconosciuta, oppure si vedono i buoni nella APP ma non sono caricabili dall’esercente) ma soprattutto perché, molto spesso, gli esercenti rifiutano espressamente questo tipo di buono elettronico.
Il circuito “DAY” è un circuito “speciale”, tradotto: un circuito al risparmio, fatto apposta per la Pubblica Amministrazione dalla DAY per partecipare alla gara in CONSIP, ma poco apprezzato dagli esercenti, in quanto meno conveniente dal punto di vista economico poiché da ns informazioni, per questo tipo di buono elettronico, applicano lo sconto al 18,57% ma lo fanno ricadere totalmente sui margini di guadagno degli esercenti..
Tutto ciò è la dimostrazione dei nostri timori iniziali nei riguardi di tutta questa operazione, “venduta” dall’Amministrazione come un miglioramento sia dal punto di vista fiscale che organizzativa della stessa Amministrazione ma, in effetti, finalizzata solo a semplificare il lavoro della stessa, penalizzando i lavoratori che oggi si trovano in tasca un pezzo di plastica inutile, a meno di non andare all’ “Iper” di turno che ancora li prende senza problemi.
Per quanto sopra delle domande sorgono spontanee… è giusto che non si riescono a trovare ristoratori che li accettano?? è giusto imporre al lavoratore di andare a fare la spesa dove vuole il “signor DAY” o dove vuole l’amministrazione? Facendo fare magari chilometri per usare i buoni!
Poiché ci risulta che tali convenzioni prevedono che ci siano X esercizi ogni tot metri di distanza da una sede con almeno 5 dipendenti sarebbe opportuno fare delle verifiche soprattutto nei piccoli centri quali Forlì, Ravenna, Ferrara etc poiché, se quanto da noi segnalato corrisponde al vero, occorre, senza ritardo, l’obbligo della segnalazione a Consip che potrebbe applicare una penale e chissà, magari in futuro, oltre a pensare al miglior rapporto qualità e soprattutto prezzo si possa pensare davvero al Personale di Polizia Penitenziaria e di tutte le Pubbliche Amministrazioni.
In attesa di riscontro, si porgono distinti saluti.
Domenico Maldarizzi