Gentilissimo Presidente,
con nostra nota prot. 076/2020 del 14/03 avevamo espresso parole di elogio e di speranza sull’iniziativa, enfatizzata dalla stampa locale, di far effettuare il tampone faringeo a quanta più gente possibile nella Regione da Lei presieduta e Le avevamo chiesto di non dimenticare l’esistenza degli Istituti Penitenziari che correvano il rischio di diventare una polveriera poichè temevamo che, proprio dal carcere, dove il virus sarebbe arrivato in differita, potesse verificarsi un contagio di ritorno sul territorio, una volta usciti dall’emergenza.
Non era difficile prevedere quanto sopra e, soprattutto, quanto si sta consumando negli istituti della Regione da Piacenza a Parma, da Modena a Bologna e tutto nell’indifferenza della Regione e della nostra Amministrazione.
Pochissimi tamponi sono stati effettuati negli Istituti da quel 14 marzo ad oggi mentre, al contrario, i contagi iniziano a schizzare tra Personale di P.P. e popolazione detenuta.
Basti pensare che, l’Istituto bolognese ha registrato il primo detenuto morto di Covid-19 e che nella giornata del 13 u.s. sono arrivati i risultati dei 20 tamponi fatti a detenuti della stessa sezione del povero malcapitato, e di questi ben 10 sono risultati positivi….ovvero il 50%.
In data 04 cm. ci è stata segnalata la sua partecipazione al programma “Stasera Italia” su Rete 4 dove Lei afferma: “Noi siamo partiti con 100000 test sierologici fatti a chi intanto…. a tutti gli Operatori Sanitari …a tutti gli Operatori Socio Sanitari delle Case di Residenza per anziani dove lei sa possono esserci focolai drammatici…alle forze dell’ordine …. alla Protezione Civile… alle Guardie Carcerarie…”
Premesso che in Italia, non esistono le “guardi carcerarie” da oltre un secolo e che la Legge 395 del 15 dicembre 1990 (quasi 30 anni fa) ha sciolto il Corpo degli Agenti di Custodia (improprio, quindi, anche definirli ancora agenti di custodia) ed ha istituito il Corpo di Polizia Penitenziaria, che è una delle quattro forze di Polizia dello Stato Italiano (Arma dei Carabinieri, Polizia di Stato, Guardia di Finanza, e Polizia Penitenziaria) ma, al di là di questo, mi preme sottolineare che agli Agenti di Polizia Penitenziaria nessun test o nessun tampone è stato effettuato sino ad oggi 14 Aprile 2020.
Anzi mi correggo, per esempio a Bologna, sono stati fatti esclusivamente n. 68 tamponi a 67 Agenti di Polizia Penitenziaria presi cosi “a caso” solo perché, elemento indispensabile per poter trasferire un detenuto è che anche chi è deputato all’accompagnamento sia negativo….. in pratica solo per la “tutela della salute” del detenuto e non per quella degli Agenti!!!
A tal proposito tutte le OO.SS. del Corpo, ed in particolare la Uil PA Polizia Penitenziaria, che mi pregio di rappresentare sul territorio, da giorni, incessantemente, sta richiedendo un piano di test massivi con tamponi o altri sistemi idonei su tutti i Poliziotti Penitenziari e su tutta la Popolazione detenuta, anche con note dirette alla S.V. ma, alla data attuale, nessun riscontro nessun provvedimento è mai pervenuto dal suo ufficio.
Deve sapere che come Corpo di Polizia facciamo parte di quei servizi pubblici essenziali, assicuriamo la sicurezza negli Istituti Penitenziari con grande senso del dovere ed in modo silenzioso e, soprattutto, con scarsi riconoscimenti da parte delle istituzioni perciò, Le chiedo, di non fare proclami o propaganda usando il Corpo di Polizia Penitenziaria e, se non volete considerarci meritevoli di attenzione, non lo fate, i miei colleghi accetteranno più l’abbandono delle istituzioni che false attenzioni sulla stampa verso di noi.
Non ci sembra opportuno e rispettoso, per gli enormi sacrifici che stanno facendo, lasciarli completamente in balia degli eventi.
Confidando, allora, nella grande sensibilità che da sempre contraddistingue le Soggettività evocate, si chiede alla S.V. di fare in modo che siano eseguiti al più presto tamponi e/o test sierologici in tutti gli Istituti Penitenziari
Distinti saluti.
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