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Signor Provveditore,

                                 crediamo che non vi siano più dubbi alcuni sul fatto che lo scudo ed il casco siano delle attrezzature di protezione personale per gli Operatori di Polizia Penitenziaria che, all’occorrenza dovrebbero avere nella pronta disponibilità.

            Attualmente, per le notizie in nostro possesso, non vi è uniformità di vedute tra i vari Direttori del distretto e che, ciascuno di essi, fa come crede.

Nel distretto da Lei diretto vi sono Direttori che mettono in condizioni il Personale di poter avere accesso immediato alle A.P.P. e c’è chi gli stessi li ha chiusi in luoghi lontanissimi dai reparti detentivi e che si attribuisce il potere di autorizzare l’uso, anche in sua assenza, equiparandoli allo sfollagente che al contrario sono “armamento di reparto”.

            Per fare un esempio presso la Casa Circondariale di Bologna gli scudi e caschi sono rinchiusi presso un locale del Nucleo Traduzioni e Piantonamenti  con distanza enorme dai reparti e ogni qualvolta vi sia un evento critico, dopo aver ricevuto l’autorizzazione all’uso degli scudi e del casco da parte del Direttore, bisogna distogliere almeno due unità dal piccolo gruppo che è intervenuto, mandarli al Nucleo, aprire tale locale e prelevare il materiale e ritornare nel Reparto in un tempo che varia dai 15 ai 20 minuti che potrebbero risultare fatali per l’incolumità del Personale presente nella gestione dell’evento critico e dello stesso ristretto.

Tutto ciò nonostante nel piano di Difesa e sicurezza risultano che nell’Ufficio della Sorveglianza Generale dovrebbero essere presenti scudi e caschi oltre che al Corpo di Guardia ed al Nucleo Traduzioni e che l’ordine di utilizzare le A.P.P. sono in capo al Comandante od al più alto in grado in sua assenza e quindi nelle ore pomeridiane e notturne sono di competenza della Sorveglianza Generale come da circolare del 02/08/2024 del Vice Capo Dap Dott.sa Lina di Domenico e che il datore di lavoro, ovvero il “Direttore” individui “l’adeguata collocazione in zone prossime ai settori detentivi rendendoli in tal modo immediatamente accessibili in casi di urgenza, e che i comandanti abbiano cura di compiere le scelte organizzative più funzionali al pronto impiego degli stessi….

Poiché le circolari a riguardo demandano ai Prap l’onere di dare linee guida affinché vengano rispettate i contenuti di tali circolari e Piani di emergenza e difesa e, poiché siamo consapevoli dello sforza fatto dal suo ufficio nell’organizzare corsi costantemente sull’uso di tali A.P.P. chiediamo alla S.V. di emanare disposizioni chiare e precise, ai Signori Direttori del distretto, circa il deposito e le modalità di autorizzazione di tali dispositivi.

Uil Pa Polizia Penitenziaria

  Il Segretario Nazionale

   Domenico Maldarizzi

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Allegati:
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