“ Un detenuto di 28 anni rumeno si è suicidato questo pomeriggio, impiccandosi alla porta del bagno della sua cella, nel Reparto Infermeria destinato ai nuovi giunti del carcere di Bologna. A nulla sono valsi i soccorsi dei medici dell’Istituto, allertati immediatamente dall’Agente di sezione, che hanno praticato tutte le tecniche di rianimazione,
L’uomo era arrivato alla Dozza da meno di due giorni ed era imputato per il reato di stalking ai sensi dell’art 612 bis C.P.
A darne comunicazione è il Coordinatore Provinciale della UIL P.A. Polizia Penitenziaria, Domenico Maldarizzi che aggiunge :
“ Il detenuto nella giornata odierna aveva avuto la convalida dell’arresto ed era stato già visitato dal presidio psicologico dove, evidentemente, non ha fatto trasparire le sue intenzioni suicide che, poco dopo, ha messo in pratica”
“ Da tempo siamo impegnati in una campagna di informazione che affidiamo alla forza delle immagini per documentare lo stato delle nostre prigioni e le infamanti condizioni di lavoro della polizia penitenziaria - continua Maldarizzi - Nonostante questo da parte del Governo continua la propaganda che vuole risolti i problemi che portarono la CEDU a condannare l’Italia, mentre la realtà e che in carcere si muore ancora senza contare le aggressioni al Personale di Polizia Penitenziaria ultimamente in netto aumento. Questa è la verità. La tragica, nuda e cruda verità”
“Alla Dozza di Bologna – conclude Maldarizzi - negli ultimi mesi la popolazione detenuta è in crescita, alla data odierna sono reclusi 760 detenuti ed il personale di Polizia Penitenziaria è sempre meno”.