Bologna – “Altra giornata incandescente nel carcere della Rocco D’Amato di Bologna. In una delle sezioni detentive un detenuto di origine nord africana, appena giunto nell’istituto bolognese dalla Casa circondariale di Pesaro, da dove era stato immediatamente allontanato a seguito di gravi disordini messi in atto con altri due ristretti, durante la notte ha provocato incendi nella sua cella mandando due Agenti in Ospedale per intossicazione mentre questa mattina ne ha aggredito un altro Agente ma questa volta con 30 giorni di prognosi”
A darne notizia è Domenico Maldarizzi Segretario Nazionale della UIL PA Polizia Penitenziaria
“Il ristretto era arrivato nella giornata di ieri da Pesaro e non ha perso tempo ad aggiungere altri problemi ai vecchi e nuovi che questa O.S giornalmente denuncia – chiosa Maldarizzi
“Il turismo penitenziario è l’unico strumento a disposizione dellAmministrazione che, di certo non risolve i problemi ma, di fatto, lo sposta in altri istituti però una domanda sorge spontanea -si chiede Maldarizzi - come mai è tornato a Bologna quando, solo pochi mesi fa, era stato allontanato dallo stesso istituto sempre per ragioni di ordine e sicurezza? L’amministrazione Regionale ha preferito rimandare i problemi a Bologna per quale ragione”?
“Il governo Draghi ormai è agli sgoccioli – conclude Il leader della Uil Maldarizzi - e i segnali di vicinanza tanto auspicati dalla Ministra Cartabia non avremo il piacere di vederli, visto la sua lontananza dalla Polizia Penitenziaria. Ora oltre al turismo penitenziario ci aspettiamo, nei prossimi due mesi, il turismo delle “passerelle politiche” negli istituti penitenziari a caccia di voti e articoli di stampa ma credo che quest’anno raccoglieranno tutti quanti,da destra a sinistra, ben poco