Bologna – “Domenica notte davanti alla sua abitazione di Bologna, qualcuno avrebbe appiccato il fuoco all'auto del vice comandante del carcere della "Rocco D'Amato" di Bologna. A darne notizia è Domenico Maldarizzi Segretario Nazionale della Uil PA Polizia Penitenziaria.
“Dai primi accertamenti sembra avere una matrice dolosa e, non è da escludere il fatto che possa essere un attentato mirato verso la Polizia Penitenziaria ed il funzionario in questione che ha sempre espletato la sua attività lavorativa con serietà, correttezza, capacità e professionalità tesa a garantire alla popolazione detenuta i giusti diritti ma nel contempo il rispetto delle leggi”
Forse questo modo di operare nel rispetto della legalità, potrebbe non piacere a qualcuno all'interno del penitenziario bolognese
Questo drammatico episodio, qualora confermato dall' ipotesi investigativa, chiosa Maldarizzi, la dice lunga sul livello di gravità raggiunto all'interno dei penitenziari italiani ed alza ancora l'asticella delle minacce verbali a cui i poliziotti di tutta la nazione sarebbero sottoposti da parte di detenuti che, sembrerebbero, ultimamente, godere di immunità.
Ormai aspettiamo con ansia il nuovo esecutivo – continua Maldarizzi - nella speranza che qualcuno inizi a parlare seriamente di carcere senza passerelle e nomina di commissioni se si vuole scongiurare eventi ancora più tragici che potrebbero colpire l'incolumità dei poliziotti.
Ora aspettiamo che la magistratura, faccia chiarezza nel più breve tempo possibile su quanto accaduto al Dott. Paolo Li Marzi, poiché è inaccettabile che la vita ed il lavoro dei tanti poliziotti perbene ed onesti, possa essere messa a repentaglio da gente impunita che pensa di essere diventata intoccabile
Al Dirigente e a tutta la Polizia Penitenziaria di Bologna - conclude Maldarizzi - va la solidarietà della Uil PA Polizia Penitenziaria che è certa che il Personale continuerà a fare il proprio lavoro con abnegazione e professionalità.