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Gravissimo episodio di violenza nella Casa Circondariale di Bologna, dove un Sostituto Commissario è stato preso a schiaffi da un detenuto e, contestualmente, tutta la sezione si rifiutava di entrare nelle proprie camere detentive”. A renderlo noto è Domenico Maldarizzi Segretario Nazionale della Uil Pa Polizia Penitenziaria

“Il tutto pare sia scaturito da problemi dei ristretti con la Direzione Sanitaria che, a loro dire,  non vengono curati abbastanza

Le condizioni oltre le sbarre sono ogni giorno più estreme. -  continua Maldarizzi -  Così per gli agenti della polizia penitenziaria, «prigionieri» anch’essi di una situazione e di un clima praticamente ingestibile. Le condizioni invivibili portano all’esasperazione e all’esplodere della violenza

Ormai gli atti di violenza – chiosa il sindacalista - sono all’ordine del giorno ed a pagare sono sempre gli uomini e le donne di Polizia Penitenziaria. Una situazione allarmante, tanto più grave se si considera che questa è l’ennesima aggressione che avviene al 2 Piano Giudiziario  contro appartenenti alla Polizia Penitenziaria a causa di una popolazione detenuta che non rispetta più niente e nessuno. Torniamo a chiedere che queste persone vengano trasferite in istituti dove devono scontare la pena in regime detentivo chiuso, fino a quando non imparano a rispettare la Polizia penitenziaria e tutti gli altri operatori. Non è più tollerabile che ogni giorno ci siano agenti feriti, a volte anche in maniera grave

Nonostante qualche giorno di relativa calma, ma solo apparente, restano dunque altissime le tensioni alla Rocco D’Amato come in tutte le carceri del Paese. Del resto, sapevamo e abbiamo visto che il decreto carceri e la sua conversione in legge non hanno prodotto nulla di significativo rispetto a un’emergenza senza precedenti, segnata anche da 70 suicidi fra i detenuti e 7 nella Polizia penitenziaria”, aggiunge il Segretario della UILPA PP.

Il Governo, oltre al gossip di questi giorni, dovrebbe occuparsi compiutamente e, se mai, versare qualche lacrima per quanto si continua a perpetrare nelle carceri. Va immediatamente deflazionata la densità detentiva, sono 15mila i detenuti oltre la capienza, necessita potenziare il Corpo di polizia penitenziaria, mancante di oltre 18mila unità, va assicurata l’assistenza sanitaria e psichiatrica, vanno rese salubri e sicure le strutture. E poi va riorganizzato l’intero sistema. Altrimenti, nostro malgrado, con necrologi quotidiani e la conta degli Agenti feriti continueremo a contare le morti che non possono non avere dei responsabili, non solo morali”,

Al Sostituto Commissario – conclude Domenico Maldarizzi -  va l’augurio di pronta guarigione così come a tutto il Personale della Polizia Penitenziaria di Bologna va il riconoscimento di tutta la Uil Pa Polizia Penitenziaria per tutto quello che fanno per garantire l’ordine e la sicurezza sia all’interno che all’esterno della struttura nonostante la scarsità di mezzi e uomini”.

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