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“Attraverso una brillante operazione della Polizia penitenziaria condotta dall’alba di stamani, presso la Casa Circondariale di Bologna sono stati rinvenuti oltre dieci apparecchi, fra telefonini e smartphone, nell’illecita disponibilità di detenuti ristretti nelle sezioni del circuito ad alta sicurezza. La portata del ritrovamento, oltre a mettere in risalto ancora una volta le straordinarie capacità d’intelligence e d’intervento operativo della Polizia penitenziaria, conclama l’inefficienza strutturale dell’organizzazione carceraria e del circuito ad alta sicurezza – A darne notizia è il Segretario Nazionale della UIL PA Polizia Penitenziaria Domenico Maldarizzi.

“La professionalità e l’arguzia della Polizia penitenziaria  - continua Maldarizzi - aiuta certamente a mettere una toppa sulle molteplici falle del sistema, ma rimane il fatto che telefonini, smartphone, sostanze stupefacenti, talvolta armi, e più in generale, oggetti non consentiti penetrano con troppa facilità nelle carceri, che non di rado divengono vere e proprie piazze di spaccio e centri di gestione di attività criminali. È di ogni evidenza che la repressione non è sufficiente né qualitativamente né quantitativamente, ma che occorra l’efficace prevenzione. Per farla, è inevitabile potenziare gli organici della Polizia penitenziaria, mancanti rispetto al reale fabbisogno di 18mila unità a livello nazionale, e implementare le tecnologie e le strumentazioni in modo da rendere più capillari ed efficienti i controlli e impedire l’introduzione fraudolenta di generi e oggetti anche attraverso droni”, spiega il Segretario della UILPA PP.

Solo nel 2023 - aggiunge Maldarizzi - fonti Dap hanno fatto sapere che sono stati sequestrati in totale 3606 telefonini nelle carceri italiane. Lo hanno denunciato il procuratore di Napoli Gratteri, il procuratore antimafia Melillo che nei nostri penitenziari sono attive vere e proprie piazze di spaccio che ovviamente rendono ai trafficanti molto di più che quelle fuori,  per questo auspichiamo nuovamente che il Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, e il Governo Meloni prendano concretamente atto della perdurante emergenza e varino un decreto carceri per assunzioni straordinarie con procedure accelerate e, parallelamente, promuovano riforme strutturali e complessive”, conclude Maldarizzi.

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