Signor Provveditore,
questa O.S. negli ultimi giorni sta raccogliendo numerose lamentele da parte del Personale di Polizia Penitenziaria che viene inviato in missione per questo processo da tutte le sedi del distretto
- Innanzitutto il Personale viene inviato in missione con trattamento economico secondo quanto disposto dalla Legge n. 183 del 12/11/2011 art. 4 comma 98.
Orbene a tale Personale non viene mai assicurato il cambio per la consumazione del pasto e nonostante ciò non viene più rilasciata l’attestazione a sostegno del pagamento sia da parte del coordinatore d’aula e sia da parte della Direzione di Reggio Emilia causando notevoli problemi alle Direzioni interessate per l’eventuale pagamento del rimborso pasto.
- In riferimento al Personale effettivo presso la Casa Circondariale di Bologna, in particolare, data la presenza di un ristretto AS 3 presso tale istituto, (e non capiamo il perché sia ristretto ancora a Bologna considerato che non vi è più da tempo un fantomatico divieto d’incontro, valido ancora oggi solo per la Direzione di Reggio) si rappresenta che tale Personale viene fatto partire alle 06.00 del mattino per raggiungere la Direzione di Reggio Emilia e da li muoversi in un unico convoglio presso il Tribunale per le ore 09.00. Tale modalità costringe il personale a partire in netto anticipo accumulando due o tre ore di straordinario (alla faccia dei risparmi di spesa!!) quando potrebbero essere evitati se la scorta raggiungesse direttamente il Tribunale.
Se poi considerassimo che il ritorno a bologna avviene non prima delle 20.00 è facile comprendere il disagio che comporta tale servizio.
- Tutto il Personale degli altri Istituti quali Bologna, Forli’, Ravenna….arrivati a Reggio Emilia perdono il loro status di scorta o di capo scorta e passano sotto il comando di Reggio Emilia. Questo fa si che, molto spesso, tale personale viene adibito ai compiti più disparati e persino usati come autisti per fare avanti e indietro dal tribunale all’istituto reggino per qualsiasi evenienza
- Il personale lamenta anche il fatto che è costretto a subire il fumo passivo da parte dell’utenza che viene autorizzata a fumare in un’altra aula priva di aereazione. Ma del resto non si comprende altresì come mai i detenuti vengano autorizzati a mangiare nelle celle, durante l’udienza, anche prodotti confezionati dagli stessi ristretti di Reggio Emilia quali torte e tiramisù e bottigliette varie di caffè.
Tutte queste lamentale fanno si che le varie Direzioni stanno avendo notevoli problemi a reperire la disponibilità da parte del Personale da inviare in missione per tale servizio vuoi per le numerose ore di straordinario vuoi per i su esposti motivi.
Ultima considerazione è quella che il Prap, per venire incontro alle lamentele dell’Istituto Reggino per la carenza di organico, ha disposto l’invio di personale in missione da altri istituti tra cui Bologna che ha interessato anche un Ass.te C. distaccato dal Superiore Ufficio del Dap dalla sede di Salerno per art 7 DPR 254/99 per mesi due con scadenza 15/06.
Senza entrare nel merito di tale provvedimento si chiede, come mai Bologna interessata dal processo d’Appello in più giornate settimanali non viene inviata nessuna unità di rinforzo vista la gravissima carenza di personale anche per Bologna come da noi denunciata con prot. n 078/2017 del 24/04/2017 della Segreteria Regionale a cui, ancora tutt’oggi, non abbiamo ricevuto nessun riscontro.
E come mai alla scadenza di tale servizio lo stesso Ass.te C. non viene fatto ritornare a Bologna nonostante il Prap non abbia emesso la proroga del servizio di missione?
Chi pagherà la missione a tale dipendente trattenuto in sede arbitrariamente dalla Direzione di Reggio Emilia?
In attesa di un cortese e celere riscontro alla presente si saluta distintamente
Il Coordinatore Provinciale
Domenico Maldarizzi