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Egregio Direttore, 
questa O.S. è venuta a conoscenza di numerose lamentele da parte dei Neo-Agenti del 173° Corso, in 
seguito alla pubblicazione del piano ferie relativo alle festività Natalizie 2018/2019.
 A quanto si evince, da una prima analisi del piano ferie in questione, sembrerebbe, che gli stessi, siano stati esclusi dal novero di coloro ai quali siano assegnate le giornate di congedo ordinario, pur avendo correttamente presentato un regolare Piano Ferie, seguito da un’istanza per la richiesta del periodo di riposo dall’attività lavorativa, come da direttive impartite da codesta Direzione.
 Ci risulta che, pur se esclusi ufficialmente dal piano ferie, siano state comunque assicurate delle giornate di congedo, precisamente dai 03 ai 06 giorni, i quali rendono difficoltoso e problematico il raggiungimento dei propri cari a causa delle distanze e dei tempi di percorrenza 
necessari per giungere c/o le varie destinazioni.
 Le finalità dell’istituto giuridico stesso, appaiono, pertanto, compromesse o poco efficaci per il ristoro ed il recupero delle risorse psico-fisiche, necessarie per le particolari caratteristiche e 
peculiarità legate al lavoro svolto.
Continuando nella disamina del piano ferie stesso, appare evidente che di tale preclusione abbiano sofferto quasi esclusivamente i Neo-Agenti, poiché la rimanenza delle istanze del personale hanno avuto un accoglimento positivo.Pur consapevoli che rientra nelle more e nelle prerogative dei diritti e doveri del datore di lavoro stabilire le esigenze di servizio e gli interessi del prestatore di lavoro, nonché, le modalità di 
fruizione delle ferie, appare doveroso ricordare la presenza di una contrattazione regionale e locale, la quale limita ampiamente tale discrezionalità subordinandola solo ed esclusivamente ad
imprescindibili e imprevedibili esigenze di servizio inerenti al primario compito di garantire l’ordine e sicurezza dell’Istituto.
 All’uopo, risulta utile rammentare quanto previsto dal combinato dell’art. 14 del P.I.R. Emilia Romagna e successivamente dall’art 8 sub 3 del P.I.L. di Parma, il quale recita: “Fermo restando la necessità di assicurare sempre e comunque i livelli minimi di sicurezza, nel periodo Natalizio, dal 19 Dicembre al 7 Gennaio (1° periodo dal 19 al 28 Dicembre; 2° periodo dal 29 Dicembre al 7 Gennaio) 00il congedo ordinario non può essere inferiore, se non su richiesta del personale, a 10 giorni ed è 
scaglionato in due turni (Natale – Capodanno)”.
 Questa O.S., osserva come da anni venga utilizzata come prassi quella di accogliere parzialmente le istanze degli ultimi Agenti assegnati presso questa sede, ed è consapevole che se, da un lato è preminente tutelare, con maggior incisività, il personale più anziano di servizio portatore di 
grande preparazione ed esperienza professionale, non da meno debbano essere considerati i nuovi Agenti portatori di conoscenza ed innovazione altrettanto preziosi per il sistema penitenziario. Giova 
in questo contesto, porre in essere una metafora e, ricordare che se pur l’Amministrazione costituisce una catena solida, ogni appartenente all’Amministrazione Penitenziaria costituisce un anello della 
stessa, prezioso e indispensabile per la buona riuscita della propria missione istituzionale, prescindendo se l’anello sia il primo o l’ultimo della catena.
 Considerando poi, la notevole importanza nonché l’impatto a livello emotivo ed affettivo che rivestono codeste festività per le famiglie di fede Cristiana, della quale fanno parte la maggioranza degli appartenenti al Corpo, si chiede alla S.V. di poter riesaminare la situazione di cui sopra, 
provando a ricorrere ad altri strumenti, qualora in caso di esigenza concreta di servizio, dove possano presentarsi rischi per i servizi istituzionali, come ad esempio, a titolo esemplificativo, ma non 
esaustivo, il ricorso a prestazioni di lavoro straordinario per il periodo esclusivo di permanenza dell’esigenza in questione.
 Inoltre, si sottolinea, come la soddisfazione delle necessità familiari e personali del dipendente risulti essere una delle condizioni necessarie affinché lo stesso possa perseguire, con maggiore convinzione, il raggiungimento dei fini istituzionali e migliorare il senso di attaccamento alCorpo e aumentarne il senso del dovere.   
Confidando come sempre, nella matura attenzione che la S.V. riserva alle esigenze del personale, si spera che la stessa vorrà intervenire nel rivedere quanto sopra enunciato.
 Distinti Saluti.
 
 Parma, 28 Dicembre 2018 
 
 Il Dirigente
 Il V. Segretario G.A.U.
 Francesco Passanisi

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