Le scrivente Organizzazioni Sindacali sono costrette nuovamente a rappresentare quanto
di estremamente grave sta avvenendo in questo, alquanto torrido, periodo estivo presso la Casa Circondariale in oggetto, situazione che rischia di creare evidenti potenziali pericoli
per la sicurezza interna ed esterna della struttura.
Oltre ai numerosissimi eventi critici registrati giornalmente nelle ultime settimane, quali collutazioni tra detenuti, aggressioni al personale compreso quello sanitario, gesti
autolesionistici anche gravi, rinvenimento di telefoni cellulari ed alcoolici, danneggiamenti dei beni dell’Amministrazione ed i continui invii urgenti presso gli ospedali cittadini, la
situazione continua ad essere molto tesa a causa della presenza di diversi soggetti psichiatrici ristretti presso le sezioni comuni.
Rispetto alla cronica carenza d'acqua, da più parti dichiarata risolta, crediamo doveroso segnalare che, pur apprezzando gli sforzi messi in essere dall’Amministrazione per limitare
il numero di detenuti di due sezioni dell’Istituto ed attenuare così diversi aspetti di conflittualità emersi precedentemente. Preme segnalare che, l’acqua realmente distribuita
presso le Sezioni ad Alta Sicurezza è di quantità pressoché uguale a quella che veniva distribuita precedentemente, tanto che giornalmente il personale deve interrompere la
distribuzione dell’acqua in alcune sezioni, per garantire la fruizione dell’acqua nelle predette sezioni, è chiaro quindi che la problematica già segnalata dalle scriventi non sembra essere stata risolta definitivamente, ma purtroppo soltanto temporaneamente.
Allo stato attuale la Casa Circondariale vede presenti circa 750 detenuti, tra i quali si sono registrati diversi casi di contagio da Covid 19 ed inoltre circa 13 unità di personale di polizia
penitenziaria risultano anche loro positive.
Da oltre due mesi il Piano Terra del Reparto Infermeria risulta inagibile a causa di lavori di manutenzione, di cui non si conosce il termine, la sezione nuovi giunti (1° C) è già a metà
della sua regolare capienza e tra l’altro può ospitare detenuti soltanto per un periodo ristretto di tempo nelle restanti Sezioni dell’Istituto inoltre i posti disponibili risultano contati. E’ chiaro che in tale situazione, un eventuale aumento di casi di contagio da Covid 19, o l’ingresso di un consistente numero di persone detenute, rischia di congestionare una situazione già di forte emergenza.
Se si tiene conto inoltre di quanto già segnalato dalle scriventi, rispetto alla situazione che stanno vivendo alcune sezioni del Reparto Giudiziario dove, data l'alta concentrazione di
detenuti sottoposti a terapie psichiatriche ed abituali produttori e consumatori di sostanza alcoliche artigianali, ottenute dalla macerazione della frutta, sta continuando a determinare
grandi difficoltà per il personale, si può facilmente immaginare il quadro di emergenza generale che sta vivendo l’Istituto in questione anche in considerazione dei gravi eventi
critici avvenuti negli ultimi giorni al reparto infermeria e al primo piano giudiziario e fra l’altro anche nelle ore notturne quando il personale è ridotto al minimo.
Come già richiesto, le scriventi OO.SS. ritengono che l’Amministrazione, ad ogni livello, debba urgentemente intervenire in maniera decisa al fine di sanare una situazione
assolutamente grave che rischia di diventare sempre più incandescente anche in considerazione dell’ avvenuto ampliamento della socialità serale nella maggior parte delle
sezioni fino alle ore 20.00 per venire incontro alle temperature elevate di quest’estate che stanno ulteriormente appesantendo il lavoro degli operatori di polizia penitenziaria costretti
a rimanere oltre l’orario di servizio per garantire livelli minimi di sicurezza ragione per cui si chiede di non intraprendere altre iniziative che aumentino i carichi di lavoro già oltre la soglia
della tollerabilità umana.
Le scriventi OO.SS. chiedono quali urgenti e necessarie iniziative che il servizio di psichiatria venga garantito anche nei fine settimana, l’immediato allontanamento di quei soggetti che creano quasi giornalmente situazioni di emergenza presso le varie sezioni dell’Istituto, soggetti che in alcuni casi risultano già destinatari di provvedimenti di allontanamento.
Considerata la sopra descritta situazione del Reparto Infermeria, si chiede l’immediato stop agli ingressi di nuovi giunti, almeno fin quando i lavori che interessano detto reparto non saranno terminati e soprattutto non ricevere da altri istituti detenuti che alla Rocco D’Amato hanno provocato già in passato disordini che hanno messo a rischio la sicurezza dell’istituto e conseguentemente allontanati e che continuano a farlo come dimostrano i fatti degli ultimi
giorni.
Con la presente, si rinnova la disponibilità ad un eventuale incontro, teso a definire eventuali utili soluzioni alle problematiche esposte e migliorare le condizioni di lavoro del personale di Polizia Penitenziaria.
L'occasione è propizia per porgerLe distinti saluti.
SAPPE OSAPP UIL PA SINAPPE FNS CISL FSA CNPP FP CGIL
Riggio Cannella Mecca D’Amore Bozzo Ranno Soletta