Signor Direttore,
Con l’arrivo della stagione estiva, in molti ambienti della Casa Circondariale di Bologna, riservati alla Polizia Penitenziaria, si ripropone l’ormai noto problema dell’eccesiva calura che si raggiunge al suo interno.
Seppur negli altri anni sono stati installati molti climatizzatori in vari posti di servizio ve ne sono alcuni completamente dimenticati o che risultano guasti da tempo in attesa di manutenzione.
E il caso per esempio dell’Ufficio Conti Correnti, dei colloqui, del Campo Giudiziario, della Porta Carraia…….. per non parlare del locale mensa ove, la consumazione del pasto, che dovrebbe rappresentare un momento di relax e di recupero psicofisico, si trasforma in momento di fatica e sopportazione del caldo. Non di rado, ultimamente, qualche collega rinuncia alla M.O.S. pur di non entrare nel locale mensa,
E’ evidente che le altissime temperature di questi giorni e l’elevato tasso di umidità, tipico della zona, portano il personale a situazioni asfissianti e lo espongono a enormi rischi per la salute. Non solo. Abbiamo ragione di credere che, in queste condizioni, anche la lucidità e il livello di vigilanza sono chiaramente compromesse.
Premesso quanto sopra, e facendo seguito alle numerose segnalazioni degli R.LS. da mesi senza riscontro, : si chiede di attivare urgentemente le procedure per l’acquisto e l’installazione di climatizzatori nei posti di servizio soprattutto per quelli presidiati dal Personale nell’arco delle 24 h.
La salute e la sicurezza del personale, così come l’efficienza del servizio, devono obbligatoriamente passare per un mantenimento del microclima all’interno degli standard in materia (D.Lgs.81/08).
Nel rammentare le responsabilità in capo al “Datore di Lavoro” in materia di Salute e Sicurezza sui luoghi di lavoro (D.lgs. 81/08), si auspica un immediato intervento atto a scongiurare spiacevoli episodi.
Inoltre sarebbe opportuno far partire immediatamente una adeguata disinfestazione al fine di debellare il solito problema di alcuni insetti molesti, quali zanzare e vespe che, oltre al fastidio provocato dalle loro punture, possono rappresentare un vero e proprio pericolo per il Personale eventualmente allergico, che può rischiare forti shock anafilattici.
Senza parlare delle blatte che ogni giorno si moltiplicano ed invadono sempre più l’Istituto bolognese per mancanza di un adeguato intervento.
Nella speranza di un riscontro immediato a detta segnalazione ed augurandoci che la S.V. abbia già richiesto i dovuti fondi per tali interventi ai Superiori uffici, saluto distintamente.
UIL PA Polizia Penitenziaria
Domenico Maldarizzi