Signor Direttore,
ci viene riferito che, da qualche giorno, la S.V. ha disposto, in via provvisoria, l’uso della camera di pernottamento che, da anni, era a disposizione del Personale di Polizia Penitenziaria maschile pendolare che, di fatto, per evidenti motivi di distanza tra il luogo di lavoro e la propria abitazione costantemente veniva usata.
Tra l’altro, l’incremento di Personale femminile nella struttura da Lei diretta, fa si che anche molte colleghe, residenti ad oltre 30 km di distanza dall’Istituto, a cui viene negata la possibilità di un alloggio di servizio, di cui all’art.12, comma 3 del D.P.R. n. 314/2006 per uso personale ed esclusivo, oggi abbia la necessità, molto spesso, di poter pernottare in caserma proprio per la distanza dalla propria abitazione ed i turni di servizio che espleta.
Per tale ragione si chiede alla S.V. di disporre, quanto prima, il ripristino della camera di pernottamento per il Personale maschile e, di ricercare una stanza da adibire ad uso camera di pernottamento per il Personale di sesso femminile al fine di non mettere, a serio rischio, la vita e la salute del Personale che, molte volte, è costretto a terminare il proprio turno a mezzanotte e, l’indomani, ad essere presente in servizio alle prime luci dell’alba.
In attesa si porgono distinti saluti