Come è noto, l’art. 6, legge 15 dicembre 1990, n. 395, stabilisce che il Personale maschile e quello femminile del Corpo di Polizia Penitenziaria espletano i servizi d’Istituto con parità di attribuzioni, funzioni, trattamento economico e di progressioni in carriere.
L’unica differenza dal punto di vista operativo è rinvenibile nel secondo comma, dello stesso articolo 6, ove è stabilito che il Personale del Corpo di Polizia Penitenziaria da adibire a servizi di Istituto all’interno delle sezioni deve essere dello stesso sesso dei detenuti o internati ivi ristretti.
L’unico servizio istituzionale che il Personale di Polizia Penitenziaria svolge all’interno delle sezioni detentive è il servizio di vigilanza ed osservazione nelle sezioni degli istituti penitenziari, previsto dall’art. 42, del decreto del Presidente della Repubblica 15 febbraio 1999, n. 82 recante “Regolamento di servizio del Corpo di Polizia Penitenziaria”
Per quanto sopra ci risulta che, ultimamente le donne della Polizia Penitenziaria, al termine del servizio di sentinella, vengono addette nella sezione di transito e smistamento dell’Istituto ove vengono ubicati i detenuti nuovi giunti, causanti e tradotti da altri Istituti in attesa di ubicazione nella sezione di appartenenza
Sovente, in questa piccola sezione, soprattutto per i nuovi giunti, in attesa della visita medica, e per coloro che sono di difficile allocazione, restano in tale sezione per diverso tempo.
Per tale ragione, a nostro parere, tale posto di servizio risulta essere una vera sezione maschile a cui non può essere impiegato personale femminile che, tra l’altro, non sono tutelate da eventuali atteggiamenti irrispettosi di detenuti che interagiscono con il Personale femminile.
Tra l’altro tale problematica è stata portata in sede di riunione con le OO.SS., dove, durante il confronto abbiamo ribadito che, in tale sezione, deve essere inserito personale maschile e/o in mancanza accorpato al servizio di accettazione detenuti e in estrema sintesi al collega del cancello ingresso se di sesso maschile.
Tra l’altro la Parte Pubblica, su sollecitazione delle OO.SS., si è impegnata a proporre al Signor Provveditore l’installazione delle telecamere almeno in due stanze con la visione presso il cancello ingresso proprio perché non si è ritenuto opportuno modificare l’attuale organizzazione del lavoro.
Per quanto sopra, pertanto, si chiede di rivedere tale organizzazione al fine di non utilizzare il Personale femminile in tale posto di servizio apportando gli opportuni accorgimenti.
Distinti saluti.