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Le scriventi OO.SS. in data 24 u.s. sono state convocate dalla Direzione di Bologna per un sopraluogo presso la nuova Articolazione per la tutela della Salute mentale presso il Reparto Femminile dell’Istituto di Bologna e, nostro malgrado, abbiamo appreso che l’Amministrazione ha indicato come data d’apertura il 01 dicembre p.v.

L’istituzione di tale sezione è sicuramente un passo avanti nell’applicazione della legge che ha previsto la chiusura degli OPG, strutture che, a nostro avviso, si sarebbero dovute adeguare  e/o ristrutturare, ma mai chiudere come purtroppo avvenuto.

Questa scellerata operazione della Politica e dell’Amministrazione Penitenziaria, ha prodotto un solo risultato, quello di distribuire a caso, e soprattutto senza un piano nazionale, detenuti con problemi psichiatrici in tutto il territorio nazionale con i problemi che tutti conosciamo.

L’obiettivo da raggiungere con l’apertura della sezione sarebbe quello di riuscire a colmare il vuoto lasciato dopo la chiusura dell’OPG ma, non è accettabile che ciò avvenga, ancora una volta, scaricando tutto sulle spalle dei Poliziotti Penitenziari di Bologna

Tutto ciò avviene in un momento storico dove la carenza organica di Bologna è ai minimi storici a causa dei numerosissimi distacchi di personale per esigenze dell’Amministrazione che fanno si che a Bologna ci sia una carenza di circa 130 Agenti!.

L’organico dell’Unità Operativa Reparto Femminile di Bologna di certo,  allo stato attuale, non permette l’apertura di tale Reparto fino a quando, a nostro avviso, non vi sarà un incremento di Personale in generale ed, in particolare, di quello femminile di almeno 10 unità considerato che, di recente, è stato aperto anche il secondo piano dove le detenute svolgono tantissime attività trattamentali e lavorative per molte ore giornaliere,  dove, in assenza di idoneo ausilio di un servizio di videosorveglianza, è necessario la vigilanza continua del personale.

Oltre a quanto sopra, queste OO. SS. hanno rilevato durante il sopralluogo le seguenti criticità:

  • Non siamo a conoscenza se è stato definito un protocollo d’intesa tra l’Amministrazione penitenziaria e quella sanitaria al fine di assegnare le unità di personale specialistico necessario e identificare con precisione le procedure operative che riguardano il coordinamento dei rispettivi interventi di cura e sicurezza;
  • Allo stato attuale non vi è un ufficio o un box agenti con la presenza di monitor per il controllo della videosorveglianza;
  • Mancanza di una camera idonea per gestire eventuali criticità e/o sorveglianza a vista (la collega in quest’ultimo caso sarebbe all’interno della sezione con il resto delle detenute psichiatriche che gli girano intorno);
  • Nelle camere detentive vi è la presenza di specchi e di mobilio in legno  non fissato al suolo che potrebbe risultare pericoloso sia per gesti auto lesivi delle detenute e sia per eventuali aggressioni al personale;
  • L’ambulatorio medico è stato ubicato in fondo alla sezione, tutto ciò comporterà una presenza costante del Personale di Polizia all’interno di esso;
  • L’organico dei Medici Psichiatrici, a nostro parere, non consente una presenza nella maggior parte della giornata e soprattutto nei weekend dove probabilmente assisteremo ad un uso spropositato della c.d. “sorveglianza a vista;
  • Assenza di specifica formazione del Personale addetto alla vigilanza delle detenute con disagio psichiatrico.

Aprire tale Reparto a breve vorrà dire una inevitabile rimodulazione dei turni di lavoro  anche oltre le 9 ore giornaliere e le Poliziotte Penitenziarie, oltre ad essere già messi alla prova dalle durissime condizioni di lavoro, ora rischiamo di non poter usufruire neppure del regolare riposo tra un turno e l’altro oltre a vedersi negato i diritti soggettivi (riposo settimanale, congedi….)

Per quanto sopra queste OO.SS. si oppongono all’apertura nell’immediato di tale Reparto sia per le  condizioni strutturali in cui si trova ma, soprattutto,  se prima non vi sarà un incremento di Personale di Polizia Penitenziaria femminile di almeno 10 unità, informandoVi già da ora, che in caso di apertura di tale Articolazione in modo unilaterale, oltre a ritenere responsabile l’Amministrazione di qualsiasi evento critico, saremo costretti ad intraprendere tutte le iniziative di lotta necessarie a salvaguardare la Polizia Penitenziaria di Bologna

               Distinti saluti..

Sappe

Uil PA

Polizia Penitenziaria

CNPP FNS CISL CGIL
f.to Riggio R. F.to Maldarizzi D. f.to Ranno I. f.to Longo F. f.to Palmarini F.
Allegati:
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