Abbiamo appreso, per le vie informali, che una detenuta piantonata presso una struttura sanitaria è risultata positiva al Covid 19.
Seppur nulla si può obiettare a codesta Direzione per aver effettuato, con urgenza, l’indagine epidemiologica ed aver posto, tramite il medico del lavoro, in quarantena un congruo numero di Poliziotti ritenuti “contatti stretti” sarebbe opportuno, a nostro avviso, richiedere all’Asl di riferimento di procedere ad effettuare tamponi o test sierologici anche al restante Personale che ha effettuato il servizio di piantonamento ma non dichiarato “contatto stretto”.
Tutto ciò per eliminare ogni dubbio circa eventuali contagi, visto che i Poliziotti comunque si sono ritrovati in un ambiente chiuso con la stessa per più ore, anche se con i dispositivi di protezione individuali (mascherina) indossati. Inoltre ci risulta che la stessa detenuta, con problemi psicologici, era spesso agitata, era solita girare senza mascherina e, molto spesso, ha creato non pochi problemi al Personale di servizio.
Non per creare inutili allarmismi ma, visto il crescente picco di contagi in tutte le zone d’Italia, l’unico modo per difendersi da eventuali focolai è la prevenzione pertanto, sarebbe opportuno, che in una istituzione come le carceri Vi fosse una esecuzione di test o tamponi con frequenza ravvicinata al fine di isolare immediatamente eventuali positivi anche asintomatici,
Si resta in attesa di notizie e, nella speranza che tale screening venga previsto, si porgono distinti saluti.