Signor Provveditore,
In data 12 Gennaio 2022, all’interno della Casa Circondariale di Bologna, si è verificato l’ennesimo evento che ha visto protagonista il solito detenuto che, refrattario alle più normali regole penitenziarie, si sottrae costantemente agli ordini di rientro in camera di pernottamento, al termine della giornata, in cui è rimasto aperto nella sezione per oltre 8 ore mettendo in atto, come sua abitudine e, nonostante i continui interventi della sorveglianza reparti, azioni che oltraggiano gli operatori che pazientemente cercano di fare il proprio dovere facendo assumere agli stessi rischi per la propria incolumità.
Nonostante gli interventi profusi nei confronti del detenuto dagli operatori penitenziari, ai diversi livelli, lo stesso, da mesi, mantiene un comportamento di sfida nella convinzione che le violazioni regolamentari non possano inficiare la sua posizione detentiva, tanto che permane nella stessa sezione e ingenera, anche negli altri detenuti, la sensazione che a lui siano consentiti tali atteggiamenti.
Si è consapevoli, che lo stesso, non possa essere allocato in reparto dedicato al fine di isolarlo dagli altri ma, la sensazione netta di queste OO.SS. è che, la totale assenza di azioni dissuasive nei confronti dei detenuti intemperanti, abbia generato un clima di totale anarchia in molti istituti del distretto, tale per cui il personale di Polizia Penitenziaria abbia crescenti difficoltà a riuscire a garantire condizioni di ordine e sicurezza ottimali.
Per queste ragioni registriamo il vertiginoso aumento delle proteste dei detenuti ristretti negli Istituti di Pena, con particolare riferimento ai cd "fuori cella", che non vengono affrontati con la necessaria determinazione, che possa dissuadere altri detenuti dall'emulare chi abbia già messo in atto tali proteste.
Per tali ragioni Le chiediamo, quindi, di voler impartire le necessarie istruzioni operative per tali circostanze affinché il Personale possa operare in tranquillità e, soprattutto, con interventi deflazionistici delle presenze dei ristretti presso la CC di Bologna che, nonostante il blocco dei trasferimenti fino al 15.02, continuano ad arrivare detenuti da altri distretti, arrivando ad un livello insopportabile che potrebbe sfociare in un arretramento pericoloso delle condizioni di sicurezza.
Stante le condizioni date al momento per evitare ulteriori conseguenze che porterebbero a eventi peggiori si chiede l’urgente allontanamento del detenuto in questione dalla Casa circondariale di Bologna oltre che ad un immediato sfollamento di un congruo numero di detenuti nonché la sensibilizzazione nei confronti degli organi deputati per l’adozione di tempestivi interventi di sostegno nei confronti di quei detenuti bisognosi di cure psichiatriche e psicologiche.
In attesa si porgono distinti saluti.
UIL PA Polizia Penitenziaria SINAPPE
Mecca Antonio Nicola D’Amore