Signor Provveditore,
Negli ultimi giorni alla Rocco D’Amato si sono vissute situazioni altamente rischiose per l’incolumità degli Operatori di Polizia Penitenziaria a causa di episodi riguardanti detenuti che assumono comportamenti che destano preoccupazione per il livello intollerabile di irregolarità alle norme previste dall’ordinamento giudiziario e penitenziario.
Se, nonostante tale triste contesto, il tutto non deriva in conseguenze peggiori, è solo grazie alla pazienza degli operatori di Polizia Penitenziaria che, instancabilmente, si prodigano anche a proprio rischio e pericolo.
Non vorremmo ripeterci, anche rispetto alla nota di alcuni giorni fa, ma la stanchezza manifestata dagli operatori ci sembra sia arrivata a livello di guardia, ragione per cui, per l’ennesima volta Vi chiediamo di porre in atto le azioni incisive e urgenti che la situazione richiede.
Ormai non passa un giorno che non si registrano plurimi eventi critici in tutto il Reparto Giudiziario.
Abbiamo l’impressione che tali atteggiamenti, sopra le righe, sia dovuto anche all’assenza e la mancata espiazioni di sanzioni disciplinari adeguate che faccia ritenere,, all’utenza che sia possibile fare qualsiasi cosa con l’idea che non accada nulla soprattutto per la mancanza di un reparto dove poter fare espletare le sanzioni più gravi e, del quale, chiediamo l’immediato ripristino anche per rispetto a tutti quei detenuti che hanno un comportamento regolamentare e che non meritano di stazionare in sezioni dove costantemente vi sono tali episodi che andrebbero risolti, con più risolutezza, onde evitare la classica escalation degli stessi.
In aggiunta a tali eventi si vuole segnalare l’ottima operazione di rinvenimento presso una delle due sezioni alta sicurezza di due telefoni cellulari anche grazie all’arguzia, alla velocità di esecuzione e alle notevoli capacità di osservazione degli operatori e per il quale si chiede l’attribuzione di adeguata nota di merito.
Anche su tale aspetto, da tempo ormai, si chiede a tutti i livelli, di dotare l’istituto di appositi rilevatori di dispositivi mobili e di approntare l’istituto di inibitori di frequenze mobili anche considerando che trattasi di detenuti appartenenti al circuito dell’alta sicurezza e ciò desta allarme anche in relazione a comunicazioni fraudolente verso l’esterno con le ripercussioni che si possono intuire anche in termini di sicurezza interna e esterna.
Per tale ragione chiediamo, ancora una volta, a codesto Superiore Ufficio di disporre un immediato sfollamento di detenuti dall’Istituto bolognese, almeno dei più facinorosi e, di impartire urgenti disposizioni affinché venga al più presto creata una sezione “chiusa” ex art 32 dove allocare chi non merita la vita in comune con gli altri ristretti.
In attesa di urgenti riscontri, si porgono distinti saluti.
UIL PA Polizia Penitenziaria SINAPPE
f.to Mecca Antonio f.to Nicola D’Amore